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La Principessa

Donna Sarah Luisa Stracham nacque a Genova il 29 Aprile 1818, figlia dell’ammiraglio inglese, sir Richard Baronetto Thornton, e della marchesa di Salsa, Louisa Dillon dei Visconti Dillon. Il 19 Aprile 1839 donna Sarah Luisa sposò don Vincenzo,rampollo di casa Ruffo, una delle più antiche famiglie calabresi che si diceva discendesse dalla Gens Rufa. La Stracham potè unire al suo nome tutti i titoli di casa Ruffo, tra cui quello di Principessa di Sant’Antimo. I novelli sposi abitarono in diversi palazzi ma scelsero, come loro dimora ufficiale, quello di Napoli, per essere più vicini al fasto e al lusso della corte borbonica. Infatti, dal 1840, donna Sarah Luisa Stracham Ruffo divenne dama di corte della regina Maria Teresa d’Austria. Per più di due secoli questo palazzo fu abitato, oltre che dai Principi di Sant’Antimo, anche da personaggi illustri come la giornalista Eleonora Pimentel De Fonseca patriota napoletana, e dal medico e anatomista Domenico Cotugno. Nel 1840, su esplicita richiesta dei principi, vi soggiornò un altro importante ospite. Si trattava di un giovane artista milanese, con la fama di essere il più grande pittore romantico italiano di quei tempi: Francesco Hayez (1791-1882). La sua permanenza a Napoli presso i Ruffo è testimoniata dalle moltissime lettere indirizzate alla moglie, rimasta a Milano. Su commissione dei principi, Hayez realizzerà alcuni dei suoi capolavori più belli come il ritratto di donna Sarah Luisa Stracham Ruffo, “La Principessa di Sant’Antimo”. 

Principessa: Info
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Dipinto di Francesco Hayez

"La principessa di Sant'Antimo"

Il ritratto, iniziato nel 1840, venne ripreso nel 1844, data che corrisponde al secondo soggiorno partenopeo del pittore. 
Hayez la ritrae seduta su una poltrona rosso-scuro in quel nuovo salone in “stile pompeiano”  fatto realizzare precedentemente. Qui il ritratto dovette essere esposto prima di passare definitivamente nella galleria del palazzo. 
La figura della principessa emerge dal fondo scuro che fa risaltare la sua carnagione chiara e il suo volto luminoso, incorniciato da bellissimi boccoli. Guarda in un punto non definito alla sua destra come se stesse ascoltando un suono lontano. Indossa un abito di seta chiaro e raso che Hayez, con la sua tecnica, riesce a trasmettere sulla tela la delicatezza e la lucentezza delle stoffe. 
Ad impreziosire il tutto, un ventaglio, in pendant con la stola scura e una bellissima spilla in oro e rubino.
Il ritratto costò al principe Vincenzo circa 300 piastre. 
Sembra che in questo sua opera Hayez abbia voluto cercare l’anima, l’essenza, il mistero di questa donna, così bella e austera nel suo atteggiamento, ma allo stesso tempo malinconica. Ha fatto in modo che la principessa sembrasse delicata.

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